I nostri smartphone sono il nuovo mezzo di fruizione della cultura?
Gli aspetti della comunicazione stanno cambiando e non solo nelle nostre abitudini personali e professionali. Un settore in forte mutamento è quello culturale, ed in particolare il campo delle opere d’arte.
I contenuti “educational” sono sempre stati comunicati attraverso mezzi tradizionali, come guide e manuali. Noi, figli del digitale, cerchiamo pero’ strade di coinvolgimento differenti per vivere appieno un’esperienza culturale ed educativa.
E’ nel campo dell’Arte che gli scenari di utilizzo delle applicazioni multimediali si stanno facendo sempre più preponderanti. Si è partiti dall’utilizzo dei nostri smartphone per scattare immagini alle opere d’arte per riviverla a casa in un secondo momento. Successivamente si è passati all’utilizzo dei QR-Code per creare maggiore interazione dell’utente con i contenuti educativi del Museo.
Il denominatore comune è sempre uno: lo smartphone.
I nostri device mobile sono diventati delle guide tascabili che ci consentono di vivere un’esperienza immersiva con i contenuti culturali. Possiamo citare già due casi esemplari in cui il binomio “smartphone – tecnologia” ha avuto i suoi riscontri positivi.
Andiamo a Mantova e puntiamo la nostra attenzione ad un’opera lunga 12 metri e alta 5 raffigurante la Crocifissione, uno dei capolavori di Jacopo Tintoretto. Quest’opera è stata la protagonista di un progetto di realtà aumentata, fruibile da smartphone e tablet, con cui i visitatori potevano scoprire e vivere un percorso di narrazione personalizzato.
Ci spostiamo a Milano, al Museo del Novecento. Anche qui è stato possibile, sempre per un tempo limitato, fruire tramite il proprio smartphone il dipinto del “Quarto Stato” con la tecnologia della realtà aumentata. Il nome del progetto era infatti “Quarto Stato: oltre il visibile”.
Cosa possiamo dedurre da questi esperimenti di successo? L’utente è motivato alla comprensione e desideroso di immergersi in un’esperienza culturale emozionante. A questo punto non possiamo che chiederci: perchè questi progetti sono a tempo determinato? Perchè lo smartphone non può essere sempre il nostro strumento di fruizione?
A questo ci abbiamo pensato noi. Uno degli obiettivi di Playtrip è proprio questo, portare la fruizione dell’educazione e della cultura ad un nuovo livello. Non stiamo più parlando di una visita o lezione sterile, ma di vivere i soggetti ed i concetti educativi a 360 gradi in modo da regalare agli utenti un’esperienza personalizzata su di loro.
Le opere sono oggetti intrinsecamente comunicativi. E’ arrivato quindi il momento di farle parlare.